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venerdì 20 gennaio 2017

Auciati (taralli al vino) antichi sapori e tradizioni (Ricetta a modo mio)

Gli auciati sono dei taralli al vino tipici del sessano, che si preparano di solito nel periodo natalizio, da tradizione, ma io li faccio anche durante l'inverno, perché sono troppo buoni, per mangiarli solo a Natale e Capodanno.
Ecco una sorta di ricetta, provata e riprovata, quindi garantita.

Cosa serve?


La farina 00 è la base, poi dobbiamo unire circa un 40% di idratazione, data dal vino bianco più un 25% di olio d'oliva.
Quindi se abbiamo 1 kg di farina, dobbiamo regolarci con 650 g di liquido, però come regolarci con il bilanciamento perfetto tra olio e vino bianco?
Il vino bianco è molto fondamentale, non va messo troppo alcolico, e magari non dolce, quindi un secco leggero, mentre l'olio d'oliva meglio quello fatto in casa.
In realtà, so che ci sono ricette che impongono molto più vino del previsto, ma io mi limito a metterne il 40%, e credetemi, si sente anche parecchio.
Quindi 1000 g farina, circa 400 ml di vino bianco leggero e secco, e 250 g di olio d'oliva. (Se di invertono i valori di vino ed olio, cioè 400 ml di olio e 250 g di vino si otterrà un auciato più grasso, più morbido e meno vinoso.

Il lievito?


Anche qui, c'è chi lo usa, e chi no. Io escluderei il lievito di birra, e penserei al lievito madre, o alla pasta di riporto per il pane, il criscito, o al massimo 1 g di lievito di birra fresco, facendo lievitare almeno 12 ore l'impasto.
Facciamo che non usiamo il lievito, perché non lo uso, in questa ricetta.

Facciamo la classica montagna di farina, ed un po' alla volta uniamo vino ed olio, insieme a 20 g di sale.
Chi vuole, può aggiungere il pepe bianco o nero a piacere secondo i gusti. Vale la stessa cosa per i semi di finocchietto selvatico, anche se io escluso questi ultimi.

L'impasto ottenuto, non sarà molto umido, poiché non è molto idratato, quindi lo lasciamo riposare al caldo per circa 15/30 minuti.

Poi prendiamo dei pezzetti dell'impasto e li stendiamo tipo salamini, più o meno sottili, che poi andremo ad unire, formando un anello, che sarà appunto l'auciato.

Anche qui , ognuno farà lo spessore che vuole e la lunghezza che preferisce, ma consiglio di non esagerare con lo spessore, se no, si devono allungare i tempi di cottura.

Una volta fatti gli auciati, si bucano con una forchetta, poi di solito io, cospargo una teglia già foderata di carta forno, con olio d'oliva, e li poggio sopra.

Auciati, taralli al vino, ricetta

Nel frattempo riscaldo il forno, statico a 200° circa, ed una volta raggiunta la temperatura inserisco la teglia nel forno, ed abbasso a 180°. Dopo 15 minuti il mio forno già tende a colorire molto sotto, quindi, metto grill per altri 15 minuti circa per un totale di 30 minuti.
E' successo spesso, che avendo fatto auciati più spessi rispetto ad altri, si sono cotti di meno dentro, quindi, bisogna provare a bucarli con uno stuzzica dente per verificarne l'umidità interna.

Una volta cotti, li lascio raffreddare, e li inizio a mangiare al massimo tiepidi, perché troppo caldi non mi piacciono. Si mantengono anche per più giorni, se si conservano in una contenitore ermetico o anche in una bustina di plastica alimentare che si una per i taralli o quelle per il pan carré.

auciati fatti in casa

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