Impicci Calderoni Torelle

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Sito Impicci Calderoni Torelle

martedì 27 maggio 2014

La Compagnia, un successo o una sconfitta?

Anni fà ho voluto creare un sito, solo per sensibilizzare qualche arduo lettore, a non abbandonare i propri terreni, bensì a sfruttarli a pieno, piantando varietà di frutti scomparsi, che piacevano tanto ai nostri nonni; ho esortato ad innestare i selvatici che possono crescere nelle nostre terre, ed ha valorizzare, e salvaguardare quelle piante del nostro amato Massico, che rischiano di sparire.

Il Progetto difesa e piantagione, è un vademecum o una linea guida che ogni agricoltore, proprietario terriero, appassionato, può seguire. 

1. Difesa di frutti selvatici, aromatiche, frutti minori, antiche varietà, quindi preservare, e non abbattere e sostituire, o peggio abbandonare.

2. Nel contesto peggiore, possiamo, piantare noi stessi nelle nostre campagne, e propagare, quei frutti tanto cari ai nostri nonni, tipo il Castagno, il Carrubo, il Nespolo Giapponese, vecchie varietà di Pesche, Prugne, Mele, Pere, e potrei fare un elenco lunghissimo.
 




Poi esistono varietà selvatiche come il Corbezzolo, il Mirto, il Sorbo, la rara Fragolina di bosco, che meriterebbero più rispetto. 

Nel mio piccolo posso dire che almeno ho imparato a fare innesti, a seminare piante da seme, a propagare tramite talea e margotta. La strada è ancora lunga, e vado avanti.  

Visitate il sito della Compagnia per aggiornamenti, o per visitare un portale dedicato alla natura del Massico.


Ripristino vecchia vite


Anni fà avevo accennato ad un mio progetto, inerente, il recupero e la propagazione di un vecchio ''vigneto'', in realtà non si tratterebbe di un vigneto da recuperare, ma di un paio di piante di vite, uscite fuori dal nulla, nella campagna di nonno, mentre si tagliava l'erba.
Si dice che è quel che resta di un vecchissimo vigneto, di Aglianico? Aglianicone? Non ho idea, chi dice varietà Ianculella, chi Uva da Scasso ed infine Uva Lacrima, termini dialettali, a me sconosciuti.
Sono già diversi anni che proviamo a potarla, a fare margotte, talee, ma ancora siamo in alto mare.
Probabilmente l'anno prossimo prenderò delle barbatelle-portainnesto e le innesterò con il tempo, in modo da avere altre piante resistenti alla fillossera della vite.
Durante questo periodo abbiamo perso 2 piante radicate benissimo in vaso, ma in piena terra sono state travolte, una dai cinghiali, e l'altra da un decespugliatore ''distratto''.
Che dire, non demordo e vado avanti.
Quest'anno ho piantato in vaso, una margotta e 3 talee, e sembrano tutte in gran forma.
Non rimane che aggiornarci più avanti, ma se volete seguire la crescita delle viti, visitate il forum della Compagnia, nella sezione Agricoltura e Giardinaggio