Potatura olivo
Ho voluto dedicare una pagina a queste potature su alberi maestosi, situati sul Monte Massico, località collinare di Avezzano di Sessa Aurunca (CE), quasi centenari, altissimi, lasciati alti dai vecchi maestri, e ritenuti giganti dai nuovi lavoratori.50 anni fa si riteneva necessaria la crescita dell'olivo, poiché la raccolta si eseguiva tramite bacchette lunghissime di castagno, con le quali si scuotevano le fronde fruttifere. Le olive cadevano così su reti montate alla base della pianta.
Non era difficile vedere raccoglitori anche a marzo.
Nelle foto sotto vedremo piante altissime con le branche che iniziano a svilupparsi anche da 2 metri.
Olivo slanciato sul ciglio prima della potatura.
Olivo slanciato sul ciglio dopo la potatura, eseguita all'esclusiva pulizia di rami improduttivi che rientravano verso le branche.
Albero slanciato, prima della potatura.
Dopo la potatura si nota che le due branche che svettavano sono state abbassate e ripulite al centro, per permettere ai lavoratori di poggiare le scale comodamente.
Qui sotto altri monumenti della natura, alti e maestosi.
Qui le olive si possono raccogliere con la gru. Sono proprio curioso di ritornare sul posto e capire i mastri potatori cosa hanno fatto quest'anno per migliorare la situazione.
Concludo dicendo che trovarsi piante di 60 anni e più potate male in passato, non è una bella cosa, e rende difficile sia la potatura, che la raccolta, ma è sempre una grande emozione trovarsi di fronte questi monumenti.
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