Impicci Calderoni Torelle

Impicci Calderoni Torelle
Sito Impicci Calderoni Torelle

domenica 21 novembre 2010

La Stramma: vecchia ricchezza delle montagne

Due parole vorrei spenderle anche sulla 'Stramma', precisamente Ampelodesmos mauritanicus l'incubo dei proprietari terrieri, che per tagliarla devono usare lame affilate e molto olio di gomito.

La Stramma, è una pianta della famiglia delle graminacee e ha il nome scientifico di Ampelodesmos Tenax. Sulle montagne di Avezzano cresce spontanea ed è abbondante, ha un apparato radicale fortissimo, ed è praticamente impossibile rimuoverla da dove si trova. Le sue foglie sono lunghe e taglienti, e se si toccano di striscio, posso provocare tagli o allergie cutanee.

Ampelodesmos mauritanicus stramma del Massico


Un secolo fa', i nostri bis nonni, sapevano trarre beneficio da questa pianta, ormai dimenticata. Sinceramente non conosco le fasi della lavorazione, ma sicuramente le lunghe foglie, venivano tagliate, trasportate in paese, ed intrecciate. Con gli intrecci si potevano creare spaghi, vere e proprie funi, cordoncini per legare gli alberi appena piantati ad un tutore, probabilmente canovacci, oggetti per la conservazione della frutta. Insomma una volta tutto era buono, nella povertà si usava tutto e di più per vivere al meglio con quel poco che si aveva. L'ingegno del contadino dell'epoca, che sfruttava tutto quello che poteva sfruttare, oggi non esiste più, e una pianta come la stramma, si è persa nell'indifferenza più totale.

Personalmente proverò personalmente a lavorarla appena avrò il tempo di farlo, e vi farò sapere.