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mercoledì 31 gennaio 2018

Cenni storici su Sant'Agata

 Cenni storici su Sant'Agata 


Sant'Agata quartiere di Sessa Aurunca Caserta


Vi sarà capitato tante volte di passare con la macchina nella località Sant'Agata e di veder la statua rappresentante la Santa, posta proprio in uno spiazzale di fronte la strada che collega Avezzano con Sessa Aurunca.

Breve cenno sul culto di Sant'Agata.


La Chiesa Cattolica ricorda Sant'Agata il 5 febbraio, e si festeggia soprattutto in Sicilia, precisamente a Catania, dove per ben 3 giorni la città si riempie di turisti ed avventori, e non per altro è la terza festa al monto per importanza.

Nel quartiere Sant'Agata, a Sessa Aurunca, si festeggia la Santa, invece a metà settembre, e si fa la Messa Solenne per il 5 febbraio, se non erro.

Ma chi era sant'Agata?


Tante volte per sapere di più sulla vita di un Santo, dobbiamo informarci tramite libri o documentazioni in generale, ma la maggior parte delle volte nozioni ed eventi storici emergono durante le varie festività legate ai Santi.
Se c'è un minimo di fede e di devozione, qualcosa riusciremo a carpire, anche perché l'interesse viene fuori da solo, se siamo aperti alla vita cristiana. Purtroppo non raramente la tradizione e le leggende prendono il sopravvento sulla fede, facendoci allontanare dall'imitazione verso uno stile di vita Santo.

Sant'Agata nacque e visse a Catania nel III secolo d.C., e si dice sia stata di nobile famiglia. Quando era ancora fanciulla, appena adolescente, volle consacrarsi a Dio. 
In quel periodo regnava sull'Impero Romano, Decio, famoso per l'editto del libellus,  che considerava la religione Cristiana, un crimine contro lo Stato, quindi di fatto la scelta della giovanissima Agata, fu considerata un crimine contro l'Impero Romano.
A Catania governava il proconsole Quinziano, che gestiva la provincia romana dell'epoca, e si dice si sia invaghito di Agata, e secondo le leggi emesse dall'Imperatore, fece condurre la fanciulla presso il suo palazzo accusandola di vilipendio. 
La scelta di Agata era sicuramente di controtendenza in quell'ambiente ricco di paganesimo, e perdizione, quindi si dice, e qui non so se sia verità o leggenda, il proconsole la affidò ad una cortigiana che cercò di educarla secondo i costumi pagani, ma Agata non fece un passo indietro e restò fedele a Dio, mantenendo la sua verginità.
Susseguirono quindi un processo e numerose torture, tra cui quella dell'estirpazione dei seni. 
Se date un'occhiata alla statua rappresentante la Santa, noterete che porta i seni in un piatto, ed è questo il simbolo del suo martirio.

Agata all'epoca fece una scelta forte, che andava in contrasto con lo stile di vita trasgressivo, moralmente discutibile e di facili costumi, ma oggi quanti giovani farebbero una scelta simile a favore di Cristo?