Impicci Calderoni Torelle

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venerdì 1 gennaio 2010

Non abbandonare le terre

Ci sarebbero diversi modi per non far abbandonare le terre del Massico.

Il motivo principale per qui le terre vengono abbandonate, è la mancanza di stimoli, di valorizzazione e naturalmente la poca voglia di fare un lavoro forse pesante e a volte poco redditizio.

Gli stimoli potrebbero essere parecchi. Se pensiamo ai grossi quantitativi di olio,vino e frutta che la sola zona di Avezzano - Sorbello potrebbe immettere sul mercato locale e nazionale. Roccamonfina esporta al nord le castagne, Avezzano potrebbe esportare il suo olio D.o.p. ottenuto dall'oliva Sessanella. Sui pendii di Avezzano si potrebbero piantare viti Falanghina e varietà antiche dimenticate, per una iniziale produzione di vino, se pensiamo che esistono aziende di Sessa Aurunca e Falciano che importano il Falerno in tutto il territorio nazionale, anche operando in una porzione di territorio ristretto.

Piu' i giovani emigrano fuori dai nostri territori, e piu' le terre rischiano l'abbandono!

Bisogna creare lavoro e prospettive, sfruttare le risorse che si hanno per andare avanti. Se si hanno delle risorse, queste vanno sfruttate e trasformate in lavoro e produzione. Quanti orti sono incolti. Quante case in campagna potrebbero ospitare galline, conigli, tacchini.

Naturalmente bisognerebbe creare una grossa comunità di persone pronte ad investire il proprio tempo, e la loro forza, e di queste persone c'è ne sono, ma lavorano solo per mantenere la terra, o perchè si deve fare,  e non per il futuro. Un domani che questi giovani, dovessero trovare lavoro fuori, allora nemmeno quelle poche mani che oggi cercano di produrre qualcosa andrebbero altrove, e l'abbandono sarebbe netto e totale.

Speriamo nel futuro