Incendio sul Monte Massico 16/07/2017
Sappiamo tutti, purtroppo, che domenica 16 luglio 2017, è scoppiato un grosso, e dannoso incendio sul Monte Massico, versante Avezzano - Sorbello, che si è protratto anche per parte del giorno successivo.
Siamo stati sul Monte Massico, a controllare, percorrendo la strada Cerquelle, che un tempo serviva come collegamento ai militari.
Lo scenario è stato veramente sconcertante. Non si può stimare nemmeno il danno che questo incendio ha provocato, sulla macchia mediterranea, sulla flora in generale, sulla stessa fauna, che vive e prolifica sulla catena montuosa, e su quei pochi uliveti ancora coltivati.
Le foto parlano da sole.
Lo scenario sembra, quasi lunare, tipico dei vulcani attivi, spaventoso e desolante.
Sappiamo bene che la macchia mediterranea, partirà alla grande dopo le piogge, ma ci vorrà molto tempo prima di vedere nuovamente i bellissimi e buoni corbezzoli, le bacche di mirto, i sorbi che stavano ricrescendo, le amarene ormai cresciute un po' ovunque, le stupende orchidee selvatiche che sicuramente nessuno, o pochi conoscono, le tante erbe alimurgiche, e l'elenco potrebbe continuare.
Non ci sono parole, sui danni incalcolabili che hanno interessato le piante coltivate, come gli antichi ulivi autoctoni, alcuni secolari che sono sulle colline massicane, e sulle poche piante da frutto sparse nei terreni: fichi, ciliegi, peschi, susine, mele cotogne, sorbe, amarene, nocciole e qualche rarissimo castagno.
Le fiamme violente sono riuscite a bruciare anche terreni apparentemente fresati, e curati, perché magari le fiamme sono state aiutate dal vento che quella domenica soffiava in modo moderato.
Questo piccolo reportage, non rende comunque l'idea di quello che c'è su quelle colline, anzi quello che non c'è più e forse non ci sarà, se pensiamo ad ulivi centenari ridotti in cenere. Ora spiegatemi, quanto tempo ci vorrà per ripristinare vecchi ulivi, e se magari qualcuno ''ricaccerà'' da sotto, dopo quanti anni inizierà a produrre le olive?
Il versante ad est del vecchio radar è praticamente tutto nero, e non si sarà salvato niente.
Vedremo a giorni, magari con l'avvento del fresco, e piogge, di fare un altro reportage magari cambiando zona.